Fragole d’inverno

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Sono sempre stata abituata, in Italia, ad associare le fragole all’inizio dell’estate. E’ vero che ormai, nei grandi supermercati italiani, è possibile trovare la frutta anche quando non è la sua stagione. Io però preferisco sempre comprare frutta di stagione perché credo (o m’illudo) che sia migliore.

La prima volta che vidi le fragole in Egitto fu a dicembre, ben disposte su una crostata al buffet del ristorante sulla prima nave sul Nilo su cui ho lavorato. Ne fui sorpresa. Mi gustai la loro rossa dolcezza, pensando si trattasse di un’apparizione casuale che non si sarebbe ripetuta.

Invece, le settimane passarono e le fragole restarono.

Dopo una breve pausa in Italia, durata poco meno di un mese a causa dell’ assenza di turisti, io e i miei colleghi tornammo sulla nave a fine gennaio e le fragole erano ancora lì ad aspettarci, colorando di rosso un angolo del buffet. Quella sera, lo chef aveva preparato tutte le nostre cose preferite, inclusa anche la crostata con le fragole. Ricordo ancora come se fosse oggi l’emozione e la gioia di quel ritorno in nave.

Da allora, le fragole sono comparse sui banchi dei fruttivendoli egittici tutti gli anni proprio verso la metà di dicembre. E sono così diventate per me il frutto dell’inverno.

O meglio: della versione egittica dell’inverno, che ha come sua caratteristica principale il vento che scompiglia tutto e mitiga il calore del sole.

Quest’anno, sono partita per l’Italia prima che le fragole facessero il loro arrivo. La prima sera che sono uscita a cena, dopo essere tornata, ho trovato due fragole che decoravano il piatto del mio dessert. Ho sorriso e sono stata felice nel ricordarmi che era iniziata la loro stagione.

Durante un giro al mercato, ho visto piramidi di fragole che attiravano sia per il loro colore vivo che per il loro profumo intenso. Come non comprarle?

Il loro gusto è così dolce che io preferisco lavarle e mangiarle così, invece che tagliarle e mescolarle con zucchero e limone. Sono buonissime.

Anche ieri ne ho comprato mezzo chilo. Le ho lavate e, subito, ne ho mangiate tre o quattro. Impossibile resistere al loro richiamo. Si dice che una ciliegia tiri l’altra, ma a me le fragole fanno lo stesso effetto.

E questo frutto rosso tutto tempestato dei suoi semini, con il ciuffetto verde e dalla forma che ricorda un cuore, mi è proprio simpatico e mi rallegra.

Sarà per il suo colore acceso e per la sua ovvia bontà. Chissà… Certo è che, quando si aggiunge una fragola a qualcosa, fa la differenza. Non solo nel gusto. Per esempio, stamattina ho aggiunto due fragole al mio frullato di mela e avena. Il risultato è stato che il beverone solitamente pallido ha assunto una bellissima sfumatura di rosa oltre che un’aggiunta di sapore.

Sono bastate due fragole e ho iniziato la giornata con un sorriso in più.

Mi piacerebbe che “Fragole d’inverno” fosse il titolo di una canzone. Per ora, però, non c’è una melodia con tale nome. Allora vado sul classico… e mi ascolto Stawberry fields forever dei Beatles!

 

Beatles – Strawberry fields forever

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2 thoughts on “Fragole d’inverno

  1. Francesco Monaco February 24, 2016 at 5:32 pm Reply

    L’ho letto d’un fiato , brava

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  2. yosraegy February 24, 2016 at 9:02 pm Reply

    grazie, Francesco.

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